Il polline
Il polline di fiori è una delle sostanze più ricche che la natura ci offre. Si trova in ogni parte del mondo ma non è un elaborato dalle api come ad esempio il miele, è semplicemente raccolto da esse sui fiori e costituisce la materia prima per la produzione della pappa reale.
L’attività di raccolta del polline da parte dell’ape è molto complessa. In pratica il polline rimane intrappolato nei sottilissimi peli presenti sul corpo dell’ape bottinatrice quando questa si posa sulla corolla di un fiore per raccoglierne il nettare.
L’ape, quindi, si “ripulisce” via il polline dal capo e dal corpo raggruppando e impastando il polline con nettare, fino alla formazione di pallottole di forma quasi sferica trasferite in apposite “cestelle” situate sulle zampette posteriori. Tornate all’alveare, le pallottoline sono deposte all’interno di una celletta e ripetutamente compresse e inumidite con miele per l’alimentazione proteica delle larve.
Il polline è una delle sostanze più ricche esistenti in natura. Considerato da molti l’alimento più perfetto sulla terra in termini di gamma completa di sostanze nutrienti, si presenta come un alimento ricchissimo di elementi indispensabili all’organismo e quindi alla vita perché apporta ciò che momentaneamente può essere carente.
Ogni granello di polline è un’unità biologica che contiene tutto ciò che è necessario alla vita:
- acqua in percentuale che varia dal 12 al 20%;
- una grande quantità di proteine(in media il 20%), la maggior parte sotto forma di aminoacidi (21 dei 23 aminoacidi noti) tra cui molti di essi rientrano nella categoria degli aminoacidi essenziali;
- zuccheri in quantità del 15% (glucosio e fruttosio);
- lipidi(circa il 5%, contenuto variabile), la maggior parte dei quali sono acidi grassi essenziali, 70% alfa-linoleico (omega 3), 3-4% linoleico (omega 6), 16-17% monoinsaturi e saturi;
- sali minerali quali potassio, silicio, ferro, magnesio, zolfo, cloro, calcio, manganese, fosforo, rame;
- un gran numero di vitamine specialmente del gruppo B (B1,B2, B3, B4, B5, B6, B7, B8, B9, B9, B12) vitamine A, C, D, E, K, PP;
- enzimi, coenzimi, ormoni di crescita (estrogeni, androgeni, acetilcolina e altre sostanze ad attività antibiotica), pigmenti come carotinoidi, antocianine, ecc.
Il polline è un alimento vivo che agisce sull’uomo in due grandi contesti: la crescita e l’equilibrio organico. Si utilizza nella medicina naturale da tempo immemore, soprattutto come supplemento nutrizionale poiché nel polline sono contenute quasi tutte le sostanze necessarie allo sviluppo e alla crescita di un organismo.
L’effetto più evidente sull’uomo, a seguito di una regolare somministrazione, è l’aumento dell’appetito e del metabolismo in generale. In particolare può essere considerato un ricostituente generale soprattutto nei casi di eccessiva magrezza e deperimento organico.
In letteratura sono riportate parecchie indicazioni per patologie di modesta entità: la stitichezza, la costipazione, le coliti e le infezioni intestinali, oltre ad avere un effetto tonificante e stimolante garantendo un senso di benessere ed euforia.
Ha un’efficace azione antianemica provocando un rapido aumento del numero dei globuli rossi e del tasso di emoglobina e quindi particolarmente utile per i vegetariani che potrebbero andare incontro a una carenza non tanto di ferro quanto di vitamina B12 (che si trova quasi esclusivamente nella carne).
I due zuccheri monosaccaridi (glucosio e fruttosio) hanno forte capacità energetica e protettiva del cuore e del fegato.
Il polline deriva il suo nome dal latino pollen, ossia fior di farina. Esso infatti si presenta come una polvere di colore variabile (giallo-rosso).Il polline è costituito da strutture microscopiche alle quali le piante affidano il trasporto delle proprie cellule germinali. Le api lo raccolgono e lo utilizzano per la produzione di pappa reale, e per l’alimentazione delle larve. Il polline di api costituisce la più ricca e completa fonte di minerali, vitamine, enzimi ed aminoacidi presenti in natura.
Infatti esso contiene:
- 21 dei 23 amminoacidi conosciuti;
- minerali come Potassio, Calcio, Magnesio;
- proteine (il 35%del contenuto del polline);
- vitamine, soprattutto A, B, C ed E;
- carotenoidi, flavonoidi e fitosteroli;
- tutti gli oligoelementi essenziali.
- È una dinamo nutrizionale, ossia una fonte di energia pura e immediatamente disponibile.
- È un antiage: è ricco di acidi nucleici, indispensabili per la crescita, riparazione e disintossicazione cellulare.
- Migliora la pelle: il polline viene utilizzato sia per il suo effetto ringiovanente, sia per curare problematiche della pelle come l’acne e la disidratazione.
- Aiuta a perdere peso. Il Polline riattiva il metabolismo pigro e al contempo sopprime l’appetito. Inoltre l’alto contenuto di Lecitina contribuisce ad eliminare il grasso dal corpo.
- Aiuta a tenere sotto controllo il colesterolo grazie alla presenza dei fitosteroli. Il polline abbassa il cosiddetto colesterolo cattivo, e alza quello buono, diminuendo il rischio di ictus e malattie cardiache.
- Migliora le prestazioni sportive, consentendo di utilizzare l’energia in modo più efficiente. Il polline aumenta la forza, la resistenza, e la velocità di recupero.
- Essendo uno stimolante, il polline accresce anche la libido e l’eccitazione sessuale.
- Stimola il cervello, incrementando la concentrazione, la lucidità mentale e la memoria fino al 40%.
- Rafforza le difese immunitarie, aumentando il numero di globuli bianchi, linfociti e gammaglobuline presenti nel sangue. Inoltre ha proprietà antibiotiche.
- È un supporto alle terapie anticancro: riduce gli effetti negativi di radiazioni e chemioterapia, ed aumenta la quantità di cellule immunitarie, per meglio contrastare i tumori.
Si presenta sotto forma di palline con guscio granuloso, rigido e impermeabile, dal profumo dolce e aromatico, molto simile a quello dei fiori, consistenza morbida e malleabile e dal colore che varia a seconda della provenienza delle specie vegetali dalle quali è stato raccolto.
Il consumo delle palline di polline avviene masticandole lentamente e accuratamente. Per evitare l’acidità gastrica si consiglia di masticarlo a lungo o diluirlo aiutandosi eventualmente con una bevanda tiepida (acqua, latte o tisana).
Il polline può essere consumato anche miscelato con del miele, della confettura oppure con dello yogurt.
La quantità consigliata è di circa 15/20 g al giorno per un adulto (un cucchiaio da tavola raso) e 5/10 g per un bambino per una durata di 1-3 mesi. Il momento più opportuno per consumarlo è al mattino a digiuno, prima della colazione.
È raccomandato nelle convalescenze, agli anemici (anche per l’alto contenuto di rame), ai bambini, agli anziani, agli inappetenti, alle gestanti e allattanti e nel surmenage fisico e psichico.